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VERONICA CASCELLA

IUAD - Accademia della Moda

Fin da quando è nata nel 1995, Veronica Cascella ha coltivato sempre due grandi passioni: quella per il disegno e quella per la moda. Non ha avuto dubbi dunque quando ha deciso, finite le scuole medie nel 2009, di riunire queste due passioni iscrivendosi all’Istituto “Isabella d’Este Caracciolo” a Napoli, dove si distingue brillantemente dai suoi coetanei tanto da vincere la terza edizione del Premio “Isabella d’Este per le arti e l’artigianato di Napoli” e dove consegue il diploma di “Tecnico dell’Abbigliamento e della Moda” nel 2014. In seguito, viene selezionata dal Teatro San Carlo per partecipare al corso di formazione per “Sarto dello Spettacolo” (2014 – 2015) il quale però non la distoglie dal suo sogno di diventare fashion designer. Conseguito l’attestato, infatti, la Cascella si iscrive al corso di laurea in Fashion Design all’Accademia della Moda di Napoli IUAD, dove risulta tutt’ora iscritta con ottimi risultati, accademici e non,  che l’hanno portata a realizzare per diversi progetti e sfilate abiti unici nel proprio genere, i quali uniscono in maniera sublime al design di alta moda elementi apparentemente estranei derivanti ad esempio da stili diversi come il rock o ambiti diversi come la tecnologia (è il caso di “Tricks of light”, vestito luminoso in  grado di cambiare colore, realizzato per il progetto “Arte e Moda” organizzato dalla stessa Accademia di Napoli e che ha riscosso un elevato successo in esposizione alla galleria Borbonica). In particolare ha riscosso grande successo un outfit proposto durante il concorso Italian Fashion Talent Award nel 2018, tanto da ottenere una menzione di merito da parte di Mario Boselli (Presidente Onorario della Camera Nazionale della Moda Italiana). Nel 2019 viene selezionata per partecipare all’Exhibition International durante la Graduate Fashion Week di Londra dove ha proposto un’innovativa tecnica di ricamo contemporaneo su pelle.

 

"FACE TO FACE"

Umanità disumanizzata: l’ossimoro in cui vive la nostra società.

Oppresso dal desiderio spasmodico di conformarsi a ciò che lo circonda, l’essere umano è solo, disarmato, fragile.

Sguardi assenti, volti che si accumulano, incantati agli schermi dove la realtà incontra la finzione, creando un’unica dimensione che perde la sua autenticità. Identità mutevoli, velate, illeggibili, illuse, ipnotizzate sono quelle che prendono vita attraverso il ricamo contemporaneo in FACE TO FACE.