MILANO MODA DONNA PRESENTAZIONI: TUTTI GLI ACCESSORI

I migliori amici delle donne? Non è un azzardo affermare che oggi siano le scarpe più dei diamanti, non a caso nel fashionista film “Sex and the city” è proprio una scarpa a suggellare la proposta di matrimonio che riceve la protagonista e del resto spesso le calzature sono preziose come gioielli.
Se gli abiti visti sulle passerelle di Milano Moda Donna primavera/estate 2013 segnano in molti casi un ritorno alla semplicità, benché ricercata, studiata e di grande qualità, per quanto riguarda gli accessori prosegue il filone dell’opulenza dell’autunno/inverno. Lo dimostra bene il frequente rimando alla haute couture: nelle calzature di Sergio Rossi con le geometrie spigolose, materiali inattesi, combinazioni di colore spericolate e lavorazioni ricercate su tacchi, suole e cinturini; nella collezione “Eden” di Renè Caovilla, un tripudio di preziosismi: i cristalli compongono motivi tribali, disegni tipici di antichi gioielli indiani, rami sottili che si intrecciano con foglie di bambù, mentre effetti sfumati evocano i mille orizzonti del tramonto; nell’accurato lavoro di sperimentazione di Casadei sui tacchi: allo svettante Blade si alternano quello in plexiglass trasparente su cui è montato il decolleté in pelle e quello in acciaio lucido che sembra uno specchio; nelle borse Zagliani, un trionfo di plissè, rouches, stampe floreali digitali, motivi oro dipinti a mano e materiali preziosi come il pitone.
Gli accessori della primavera/estate 2013 non mancano anche d strizzare l’occhio al passato. Se Gianvito Rossi riprende i calzari romani, Alberto Moretti sceglie di ispirarsi al Rinascimento della sua Toscana, così motivi floreali, disegni da tappezzeria, il giglio fiorentino compaiono sulle sue calzature preziose come sempre, tra cristalli e pitone. Grandi film degli anni ’60 e ’70 come “Caccia al ladro”, “Lawrence d’Arabia” e “Zabriskie Point” hanno suggestionato Max Kibardin nel disegnare la collezione Bruno Magli: vitello abrasivato per decolleté, sandali in luminosi colori come acqua marina, celeste, bianco perla ed arancione. Profili trasparenti, pump decorate con un particolare fiocco piatto. Diverso il riferimento agli anni ’70 da parte di Jimmy Choo che si ispira alle icone di quel tempo (Marisa Berenson e Veruschka): il suede e materiali preziosi sono arricchiti fa frange, nappine, monete e lacci in stile gladiatore. Church’s ripesca dai suoi archivi la francesina e la caratterizza con una lavorazione a coda di rondine sul puntale e la tomaia e le piccole borchie che la decorano imprimono un’immagine rock ancora anni ’70. Bally ha invece puntato sul sapore vintage nella sua collezione: i disegni mirano all’amplificazione dei volumi, gli effetti geometrici si ripetono, tessuti e materiali si sovrappongono.
Grande lavoro è stato svolto sui materiali, anche in una prospettiva ecologista: così da Cangiari il senso etico della moda si traduce anche in una scelta cromatica precisa, ossia i colori del Mediterraneo, mentre il riferimento al mondo del mare è più esplicito nella collezione Borbonese in cui la corda dei marinai è l’elemento d’unione e diventa sottile cintura, ma anche decoro per le grandi borse di pelle e di tela. Il legno ad effetto naturale compare da Rodo che ha presentato sandali dalla zeppa importante, clutch e pochette in colori acesi e da portare anche a tracolla. Rispettoso dell’ambiente è anche il carbon neutral di A di Alcantara che ha proposto due linee: una romantica in cui spiccano il rosa e il blu, una più aggressiva in cui dominano i colori forti (rosso e verde) abbinati a stampe animalier o inserti a contrasto. Valextra ha proposto invece una nuova trama che si aggiunge a quelle storiche: “Regina” nasce dall’incontro tra maglie di metallo nobile e bande di pelle lavorate con la tradizionale tecnica del marchio, le V e le X metalliche sono realizzate in Toscana da maestri artigiani con antiche tecniche d’oreficeria. In altri casi il lavoro sui materiali è stato svolto all’insegna del’effetto decorativo: Fratelli Rossetti ha lanciato il mocassino Brera, una scarpa di pizzo che riprende motivi floreali di antichi ricami; Furla ha scelto di giocare con gli effetti cromatici sfumati del pvc trasparente per rinnovare la sua Candy Bag e con il pannello frontale traforato per dare un’immagine nuova alla borsa da passeggio da portare a mano o a tracolla. Tra la varietà delle proposte resta un solo una certezza: l’imbarazzo della scelta.
Andrea Vigneri