LA STORIA DELLA MODA ITALIANA: MOSCHINO • Camera Nazionale della Moda Italiana

LA STORIA DELLA MODA ITALIANA: MOSCHINO

LA STORIA DELLA MODA ITALIANA: MOSCHINO

Si avvicina l’importante traguardo dei primi 30 anni di storia per la casa di moda fondata da Franco Moschino nel 1983, in quell’anno fu presentata la prima collezione femminile e da lì iniziò un’espansione che dà il senso di ciò che furono gli anni ’80 per la storia della moda italiana, benché la voce di Moschino fu spesso dissidente verso il sistema e il suo impegno fu fondamentale nel renderlo più responsabile. Nato ad Abbiategrasso nel 1950, il giovane Franco  entrò all’Accademia delle Belle Arti di Milano a soli 17 anni, coltivando il sogno di diventare pittore, non a caso il gusto per le stampe e il colore sarà una delle sue cifre distintive. L’incontro con la moda avvenne per caso: dovendosi mantenere gli studi iniziò a lavorare come illustratore freelance per importanti riviste, nel 1971 iniziò a collaborare con Gianni Versace e dopo sei anni diventò il designer del marchio d’abbigliamento Cadette che abbandonò nel 1982. Allora avvenne la grande svolta e il repentino successo: un anno dopo la nascita della linea Moschino donna nacque la prima collezione uomo, nel 1986 la linea Moschino Jeans, nel 1987 durante un party a tema “Luna park” fu lanciata  la prima fragranza femminile. “Copio e dissacro gli stilisti altrui, racconto quello che succede tentando di capire le motivazioni della gente”, queste parole del designer sintetizzano perfettamente la sua visione della moda: uno strumento per riflettere con ironia sulla società. Se infatti i suoi abiti così variopinti, esagerati, stravaganti riflettono un gusto tipicamente anni ’80, il suo non fu mai un inno al puro edonismo, ma ogni dettaglio sulle passerelle Moschino acquisiva un preciso significato, segnando tra i primi uno dei percorsi che seguirà la moda negli anni successivi: la reinvenzione. Franco Moschino amava partire dai classici del guardaroba, come il tailleur da signora di Chanel che dissacrò con ironia, gli accessori esagerati, opulenti, ma di materiali tutt’altro che preziosi, le cravatte degli imperanti uomini d’affari del tempo utilizzate per confezionare gonne. Altro merito di Franco Moschino fu quello di essere tra i primi a fiutare il successo delle seconde linee, nacque così nel 1989  Moschino Cheap and Chic uomo e donna. Tra il 1989 e il 1990 furono aperti i primi negozi in Italia, mentre Moschino da vero provocatore iniziò una dura campagna di sensibilizzazione della moda, propugnando l’ecologismo: “Essere alla moda vuol dire essere coscienti del male che si può fare alla natura. La natura è meglio della couture”, queste le sue parole. Nell’89 la sfilata fu interrotta da un suo video dal titolo “Fashion blitz”, in quegli anni Moschino iniziò a portare sulle passerelle pellicce ecologiche, inaugurando quella che diventerà un’abitudine per altri grandi nomi della moda. L’imprevisto dietro l’angolo era una delle ragioni per cui giornalisti e compratori amavano partecipare alle sfilate Moschino, piacere che si rinnova ancora oggi soprattutto durante quelle maschili, come dimostra l’ultimo show dello scorso giugno svoltosi tra gli scaffali del market di lusso Eat’s, all’interno del lussuoso Excelsior Milano. Nel 1994 Franco Moschino morì prematuramente all’età di 44 anni, riuscì però a godersi i meritati festeggiamenti per il decennale della sua casa di moda, anniversario celebrato con una mostra retrospettiva, un libro dal titolo “X anni di caos” ed una sfilata evento. A succedergli alla direzione creativa fu il braccio destro Rossella Jardini: i due si erano incontrati nel 1981 presso Cadette, si erano poi ritrovati nel 1984 agli albori di questa avventura, fu quindi naturale per la Jardini proseguire il percorso stilistico dell’amico e capo. I pois e le righe, la stampa Arlecchino e la frutta, il cuore e il simbolo della pace, le borse matelassè e gli orecchini dorati a cerchio continuano ad essere icone di questa azienda che nel 1999 è stata rilevata dal gruppo Aeffe, artefice di nuove espansioni. Così sono arrivate nuove prestigiose aperture nei paesi che rappresentano i nuovi mercati, come Mosca, Hong Kong, Bombay, e nel 2007 si sono conclusi importanti accordi con dei partner: Scienward International Holdings Limited per il franchising e la distribuzione in Cina; Allison per la creazione e distribuzione degli occhiali Moschino eyewear; Binda Group per la produzione e commercializzazione degli orologi e dei gioielli della linea Cheap and Chic; nel 2008 sono arrivate anche le collezioni teen e baby. L’interesse di Franco Moschino verso la contemporaneità e le motivazioni della gente è rimasto al centro dell’azienda, non a caso nel 2010 a Milano è stato inaugurato l’hotel Maison Moschino, assecondando così l’esigenze dei clienti che sempre più sono conquistati dall’intero stile di vita espresso dai  grandi brand del Made in Italy, nel caso di Moschino un mondo da fiaba dove la moda è un mezzo per celebrare dei valori e la joie de vivre.

 

 

Andrea Vigneri