MANIFESTO DELLA DIVERSITA' E DELL’INCLUSIONE DI CNMI • Camera Nazionale della Moda Italiana

MANIFESTO DELLA DIVERSITA' E DELL’INCLUSIONE DI CNMI

MANIFESTO DELLA DIVERSITA' E DELL’INCLUSIONE DI CNMI

La “diversità” è definita in termini di differenze fisiche, culturali e ideologiche. Storicamente, sono state queste differenze a determinare l’inclusione, o, al contrario, ad assumere le forme di discriminazione, intolleranza, populismo, stereotipi e marginalizzazione socioeconomica rispetto alla maggioranza. Il termine “inclusione” esprime la volontà di agevolare, sostenere e accogliere individui e/o gruppi marginalizzati in una qualsiasi forma. Il nostro approccio alla Diversità e all’Inclusione implica il riconoscimento e il rispetto di esperienze di vita diverse dalle nostre e la denuncia di tutte le discriminazioni sociali che avvallino il privilegio per alcuni e lo svantaggio per altri. Inoltre, CNMI lavorerà con i propri brand per coltivare un ambiente tutelante allo scopo di garantire benessere e pari opportunità di carriera, in modo da stimolare un significativo cambiamento culturale nell’industria della moda.

Al fine di esaminare la Diversità e l’Inclusione nell’industria della moda, possiamo considerare due punti di partenza fondamentali:
1.Come l’immagine di un marchio comunica la diversità attraverso il marketing, le partnership e il coinvolgimento della società civile;
2.Come HR e CSR fanno dell’inclusione una priorità e la concretizzano tramite processi di assunzione e formazione all’interno della cultura aziendale.

Principi del Manifesto
Basandoci su questi assunti di partenza, abbiamo sviluppato un manifesto in 10 punti, stilando principi e azioni in grado di garantire uno standard più elevato rispetto allo status quo attuale. Tali concetti serviranno da modello per una riforma radicale in termini di Diversità e Inclusione:

1

La diversità è un asset
Le imprese e i CEO comprendono come avere un team multicultu- rale porti ad un ambiente di lavoro più dinamico e ad un migliore rendimento. Essere intransigenti verso comportamenti o atti di- scriminatori permetterà ai collaboratori di vivere più serenamente.

2

La moda ascolta
La moda trae la sua ispirazione creativa dall’a- scolto di culture ed esperienze di vita differenti, dando voce a chi è stato emarginato.

3

Collaborare
è un impegno
La collaborazione arricchisce la moda. Ci impegniamo a creare un ambiente di lavoro collaborativo frutto della con- divisione di esperienze, progetti, idee e conoscenze diverse.

4

Il talento non conosce pregiudizio
La moda è un terreno di creatività e visione, crediamo quindi che qualsiasi individuo con capacità, voglia di im- parare, talento e competenza, abbia una storia da raccontare e il potenziale per avere successo. La moda non deve dare spazio ai pregiudizi, bensì pre- miare le persone di talento dando loro mezzi e strumenti di visibilità.

5

E(ste)tica. Recuperiamo la dimensione
etica dell’estetica
Canoni di bellezza fisica e modelli psicologici dannosi si sono diffusi nell’industria della moda: dalle passerelle, alle pubblicità fino alle campagne editoriali. È tempo di cambiare. Un’evoluzione culturale degli standard di bellezza e delle norme giuridiche condivise tra brand e agenzie di moda, saranno la chiave per restituire un volto più etico al settore.

6

La moda crea cambiamento
I brand di moda hanno il potere di creare nuove tenden- ze e guidare verso un cambiamento positivo. Un’azienda può definire nuovi obiettivi, cambiare i modi di pensare, ampliare le prospettive e ispirare un mondo in continuo cambiamento. Ciò che conferisce alla moda un così forte impatto è la sua capacità di innovare e di creare. Il poten- ziale di queste caratteristiche può essere amplificato modi- ficando il modo di agire.

7

L’inclusione crea opportunità di business
Numerose ricerche di mercato hanno dimostrato che le politiche inclusive hanno una forte incidenza sul business delle imprese. Allo stesso tempo, l’in- clusione trasmette la cultura aziendale, spesso attrae nuovi talenti e favorisce una relazione di maggiore fiducia con i clienti.

8

Tecnologia come facilitatore, non barriera
L’adozione di nuove forme di tecnologia rappresenta un ulteriore modo per aumentare l’inclusione, anche se non tutti i collaboratori possono essere considera- ti “nativi digitali”. L’insegnamento e l’applicazione di nuove abilità abbatteranno le barriere e renderanno le nuove forme di tecnologia accessibili a tutti.

9

La moda non ha paura
Nel corso della storia, i visionari nella moda (come i designer, manager e influencer) hanno sfidato lo status quo am- pliando i limiti di ciò che è creativamente possibile. La moda ci aiuta ad affermare chi siamo e chi vogliamo essere. Grazie all’impegno aperto a diverse prospettive è possibile immaginare un nuovo futuro per il branding delle azien- de di moda.

10

Non solo parole
È fondamentale che il concetto di Diversità e Inclusione sia integra- to nella struttura complessiva del business e allineato alla mission e ai principali valori delle nostre aziende partner. CNMI si impe- gnerà a monitorare come i brand adotteranno e implementeranno i 10 punti del Manifesto all’interno della cultura aziendale.

 

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