La marchesa Casati in mostra a Venezia • Camera Nazionale della Moda Italiana

La marchesa Casati in mostra a Venezia

La marchesa Casati in mostra a Venezia

La Divina Marchesa – Arte e vita di Luisa Casati dalla Belle Époque agli Anni folli è la prima mostra dedicata alla leggendaria figura della marchesa Casati, fino all’8 marzo 2015 nello splendido Palazzo Fortuny a Venezia.

Alta, sottile, con splendidi occhi verdi e una massa di ricci rossi, Luisa Amman divenne Luisa Casati nel 1900, sposando il marchese Camillo Casati Stampa.  Protagonista indiscussa della mondanità di inizio secolo, la naturale inclinazione alla stravaganza la rese una icona di femminilità inconsueta per i tempi. Pupille dilatate e rese lucenti dalla belladonna, labbra dipinte di rosso scarlatto, pitoni veri come gioielli, pellicce sul corpo nudo per passeggiate notturne in compagnia di tigri trattenute con guinzagli di diamanti, le decine di bauli in leopardo e velluto per i viaggi ne fanno l’antesignana dell’arte performativa e della body art. 

Proprio Venezia fu uno dei palcoscenici preferiti dalla marchesa per le sue stravaganze, sontuose feste e passioni “proibite” come la magia. Le sale in cui l’accoglieva Mariano Fortuny, che insieme a Paul Poiret, Ertè e Léon Backst fu tra i creatori di moda preferiti dalla marchesa, oggi accolgono i visitatori in un ricco percorso che ricostruisce la dimensione artistica della “Divina Marchesa”, come l’aveva definita D’Annunzio.

Sono oltre 100 i dipinti, le sculture, i gioielli, gli abiti, le fotografie che provengono da musei e collezioni internazionali. Musa del suo tempo, ispirò gli artisti delle correnti più disparate, e fu immortalata tra gli altri da Alberto Marini, Augustus Edwin, John, Giacomo Balla, Umberto Boccioni, Adolph de Meyer, Cecil Beaton. Ma il mito della Divina Marchesa continua ancora ad ispirare l’arte e la moda, da John Galliano con l’haute couture nel 1998 a Karl Lagerfeld con la collezione cruise Chanel del 2010, sono in tanti a pagare il tributo ad un’icona precorritrice dei tempi.

Tutte le informazioni sulla mostra, coprodotta dalla Fondazione Musei Civici di Venezia e da 24ORE Cultura – Gruppo 24, sono disponibili su www.fortuny.visitmuve.it

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