LE OLIMPIADI PAZZE PER IL MADE IN ITALY • Camera Nazionale della Moda Italiana

LE OLIMPIADI PAZZE PER IL MADE IN ITALY

LE OLIMPIADI PAZZE PER IL MADE IN ITALY

Anche le Olimpiadi di Londra hanno avuto il loro momento di sfilata, durante la cerimonia d'apertura le varie delegazioni hanno infatti ingresso nel nuovo Stadio Olimpico accompagnati dalla musica e indossando capi di alcuni tra i più grandi stilisti al mondo. Non è una novità che le delegazioni olimpiche scelgano spesso di farsi realizzare le divise ufficiali dai grandi nomi della moda, generalmente della propria nazionalità, così ad esempio è stato per gli Stati Uniti che hanno scelto Ralph Lauren e il Regno Unito con Stella McCartney; alla cerimonia di Londra 2012 ben tre volte ha risuonato il nome del Made in Italy, dando ancora prova della propria importanza. Delle divise della delegazione italiana si è occupato Giorgio Armani con la sua linea EA7 dedicata appunto all'abbigliamneto sportivo, il kit completo prevede oltre 50 pezzi tra il blu notte e il bianco per esprimere un'idea di eleganza, tanto che nemmeno la cravatta è stata risparimata alla squadra degli azzurri per la sfilata d'apertura. La delegazione della Repubblica di San Marino, nonostante l'esiguo numero dei partecipanti, non ha rinunciato al fare le cose in grande, così si è rivolto ad uno dei marchio del lusso italiano: Salvatore Ferragamo ha realizzato per le atlete un blazer blu di lino indossato su una camicia in crepe de Chine e pantaloni bianchi, il tubino bianco in crepe di seta per le occasioni formali, mentre l'abito gessato per gli uomini, e se il freddo dovesse spirare su Londra ecco il classico trench. Ermanno Scervino invece ha firmato le divise dell'Azerbajian per le quali è partito dai colori e dai simboli della bandiera Azera che rivive nelle cravatte e nei foulard di seta che accompagnano le giacche decostruite che gli uomini portano su dei chinos e le donne su gonne affusolate. E così sono ben tre le medaglie che porta a casa il Made in Italy da queste Olimpiadi.

 

Andrea Vigneri