FILIPPO FIORA – FASHIONISTA

TheThreeF.com ha da poco festeggiato il suo secondo compleanno, la terza F si aggiunge al nome e cognome di Filippo Fiora, che ne è protagonista, e sta per "Fashionista". Il blog è interamente dedicato ai suoi outfit e come ci racconta è nato senza alcuna velleità professionale, solo per il piacere di condividere la sua passione sul web (da Twitter a Lookbook è presente in ogni canale social) ; una scelta vincente visto il grande seguito di lettori e i brand che lo hanno scelto per importanti collaborazioni, come Patrizia Pepe per la Notte Bianca di Firenze o Acqua di Parma per lo storico tour Mille Miglia.
Come è nata l'idea di creare un blog per mostrare i tuoi outfit?
Thethreef è nato nel marzo del 2010. All'epoca avevo 23 anni. Il mio primo vero approccio con il web risale però a molti anni prima. Da quando sono piccolo trascorro gran parte delle vacanze estive a Forte dei Marmi, in Versilia, dove nel tempo ho costruito delle solide amicizie. Molti di questi amici sono originari di Milano e proprio da loro, all'età di 16 anni circa, ho scoperto l'esistenza di una piccola web community alla quale erano tutti iscritti. Quindi, un po' per poter rimanere in contatto con loro, un po' per evadere dal totale provincialismo della mia città (Cremona), ho deciso di iscrivermi anche io. Da lì mi sono poi unito a flickr.com dove ho iniziato a ricevere molti complimenti più per il mio modo di vestire che per le foto che pubblicavo.
Quando poi in Italia ha iniziato ad affermarsi il fashion blogging al femminile ho deciso di dar voce all'altra metà del mondo aprendo un fashion blog totalmente rivolto all'universo maschile puntando sui look più che sulle parole. Ho scelto di ricorrere all'outfit perché è lo strumento più semplice ed immediato per raggiungere i lettori. Il mio intento non era/è quello di elevarmi a giornalista di moda ma, più semplicemente, di condividere i miei look con i lettori suscitando un confronto pressoché alla pari.
Quali sono le icone di stile che ti piacciono di più? quali le riviste o i siti tematici che visiti? Le vere icone sono persone che riescono ad affermare un concetto, un modo di essere e di vivere con forza, senza mai scadere nel ridicolo. Non sono icone le persone grottesche ed esagerate, sono semmai patetiche. L'eleganza è qualcosa che passa senza fare troppo rumore. Gianni Agnelli per esempio è riuscito a diventare una grande icona del xx secolo nonostante il suo stile fosse rigoroso ed impeccabile, arricchito però da piccoli vezzi per gli occhi più attenti. Essendo architetto, se parliamo di riviste e siti tematici preferisco quelli dedicati all'architettura più che alla moda. È raro che legga più volentieri "Vogue Homme" rispetto a "Casabella". Splendidi sempre i servizi fotografici su Vogue Giappone e Numerò e interessanti le riflessioni offerte da Vogue Italia.
Sei laureato in architettura, in che modo credi che si possa legare la tua passione per la moda con i tuoi orizzonti professionali? Non è la prima volta che mi viene posta una domanda simile ma nonostante ciò trovo sempre molto difficile dare una risposta. Partiamo dal presupposto che per amare la moda, così come l'architettura, è indispensabile avere una speciale propensione al bello e una sensibilità che non tutti hanno. Non c'è grande architetto che non sia appassionato di moda (magari con convinzioni proprie, del tutto personali) come pure non penso ci siano stilisti disinteressati all'architettura.Pensiamo solo a Giorgio Armani che cura personalmente i progetti di boutique e hotel o a Valentino che all'Ara Pacis a Roma fece nascondere i corrimani delle scale, a suo parere "brutti". Spero quindi in futuro di riuscire a conciliare questi due universi, alla fine non troppo lontani.
Sei tra i blogger italiani di outift più seguiti , come ti spieghi questo grande interesse che mostrano i ragazzi nei tuoi confronti e in generale verso questo genere di blog? Come ho detto prima credo che il segreto sia nella vicinanza tra noi ed i nostri lettori. I follower costruiscono infatti con i fashion blogger un rapporto immediato e diretto, senza filtri. Anche solo il vedere i nostri visi credo sia psicologicamente molto rilevante. Il lettore ama conoscerti da vicino e, con tempo, si affeziona a te grazie al blog. Nel bene o nel male i fashion blogger si sino imposti come modello di riferimento per le migliaia di lettori che ogni giorno ci visitano.
Tra pochi giorni inizierà Milano Moda Uomo, quali sono i brand che attendi con maggiore curiosità? L'attesa più grande è sicuramente per Prada e Burberry Prorsum, brand che è sono riusciti a creare un'aspettativa sempre crescente attorno a quelle che saranno le loro collezioni in passerella. Prada è avanguardia mentre Bailey con Burberry affascina reinterpretando il classico stile british in chiave contemporanea. Da tenere sotto osservazione sono anche Jil Sander e Ferragamo, accanto al giovane e promettente Umit Benan.
Ci racconti una tua giornata tipo durante la settimana della moda? Le giornate in questi giorni dell'anno sono sempre frenetiche, senza pause. La mattinata inizia presto. La preparazione è sempre molto veloce, solo perché scelgo i miei outfit la settimana prima delle sfilate. Esco di casa verso le nove solo quando devo assistere alla prima sfilata della giornata altrimenti faccio con più calma. Resto fuori casa fino alle 20 e, nelle pause tra le sfilate, ne approfitto per presenziare alle presentazioni dei marchi che più mi interessano o con i quali collaboro. L'unica vera pausa è il pranzo in Camera Nazionale dove mi incontro con gli altri blogger accreditati per discutere con loro di moda e sfilate e per un po' di gossip. La sera invece è tempo di feste ed eventi quando non opto per un po' di relax e per scrivere i post con le sfilate delle giornata.
Andrea Vigneri