FASHION EDITOR - CREATIVI, VISIONARI, INDISPENSABILI • Camera Nazionale della Moda Italiana

FASHION EDITOR - CREATIVI, VISIONARI, INDISPENSABILI

FASHION EDITOR - CREATIVI, VISIONARI, INDISPENSABILI

Le passerelle sono solo dei palcoscenici di diversa forma su cui va in scena uno spettacolo, ogni capo è una lettera e ogni outfit una frase che sommandosi alle altre compone un racconto, un nuovo episodio della storia di un brand. Ai fashion editor spetta poi il compito di scomporre questo racconto, individuarne il senso estetico e il potenziale commerciale; perché il trend passa ovviamente anche attraverso l’interpretazione e non è un caso che spesso siano consulenti di importanti marchi, così come non è un caso che alcuni siano diventati, grazie ai loro look, dei trendsetter. Giovanna Battaglia, ad esempio, è una delle fashion editor più famose al mondo (adesso lavora per “W”, ma continua come contributor per la famiglia Vogue dopo avere diretto “Vogue Gioiello e “Vogue Pelle”), accantonata una breve carriera di modella per Dolce&Gabbana ha scelto di lavorare dall’altra parte della barricata imponendosi con il suo approccio alla moda che lei stessa ha definito “ironico milanese”, la febbre per il vintage Versace che ha animato la scorsa stagione è stata per esempio alimentata anche dall’abito della collezione “Bondage” (inverno 1992) che ha indossato durante il Festival di Cannes 2011. Un’altra italiana dal successo internazionale è Elisa Nalin: nata nella bella Verona si è prima spostata a Milano per frequentare lo IED e poi ha scelto di andare a vivere a Parigi. Fashion editor di “Mixte”, “Lula”, “Purple”, “Vogue Japan”, l’edizione francese di “Galmour” e “Crash Magazine”, realizza molte consulenze per brand come Sessun e Requiem che si avvalgono del suo approccio giovane e fresco, senza contare che Elisa è uno dei soggetti preferiti dei fotografi di streetstyle che impazziscono per i suoi look durante le fashion week. Un altro italiano alla conquista della Francia è stato Francesco Cominelli, la sua è stata una fulgida carriera stroncata da una tragica morte lo scorso ottobre, nel suo ultimo lavoro apparso su “Vogue Hommes International” aveva dimostrato attraverso le collezioni maschili dell’autunno/inverno come il cambiamento di apparenza fosse il modo di inventare un nuovo se stesso.     Il poliedrico Nicola Formichetti, nato a Tokyo, ma di origine italiana, oltre ad essere direttore creativo di Mugler è fashion editor di “Vogue Hommes Japan”, un ruolo delicato e di grande responsabilità visto che il Giappone è un mercato assai significativo e molto esigente anche in termini di qualità, del resto la loro è una vera venerazione nei confronti della moda, specie quella italiana. Ma l’influenza di Formichetti nel mondo della moda passa anche attraverso un altro ruolo: quello di consulente di Lady Gaga che, si sa, è un fenomeno di costume non indifferente, capace di sperimentare fino ai limiti degli eccessi, ed in fondo è la capacità di cogliere i cambiamenti ed esplorare le novità che fa di un fashion editor una figura indispensabile nella moda.

 

Andrea Vigneri