MATTEO GRECO - IL CASO E LA CREATIVITA' • Camera Nazionale della Moda Italiana

MATTEO GRECO - IL CASO E LA CREATIVITA'

MATTEO GRECO - IL CASO E LA CREATIVITA'

photo: Damian Sammarco

 

 

Nel mondo dell’editoria di moda il caso è una costante che accompagna il nascere di molte carriere. Così è stato per il milanese Matteo Greco che, iniziando da giornalista, si è poi spostato nel mondo dello styling, collaborando con importanti pubblicazioni come “Maxim Italia” e “L’uomo Vogue”, con un occhio attento all’innovazione e una romantica affezione alla carta stampata confluite nel neonato magazine “The Greatest” di cui è direttore.

molti giovani sognano una carriera nell'editoria, frequentano scuole, corsi, stage; puoi raccontarci come hai iniziato?

Io ci sono finito per caso. Ho frequentato Lettere&Filosofia in Cattolica, volevo fare l'inviato in qualche paese del mondo. Invece ho conosciuto il direttore di “Slurp Magazine” che mi ha preso immediatamente nella sua redazione, inizialmente come giornalista e piano piano facendomi fare alcuni lavori da stylist. Alla fine il risultato è stato che a lui piacevo di più come stylist che come giornalista, quindi ho continuato a migliorare sempre più, fino a quando è arrivata l'occasione di entrare a “L'uomo Vogue” dove sono stato per circa due anni. Quindi io non ho frequentato nessuno corso e nessuna scuola, la scuola più grande si ha sempre sul campo.


ad aprile 2012 è uscito il primo numero di “The Greatest”, il magazine di moda maschile di cui sei editor in chief; non temi possa risultare anacronistico lanciare una rivista cartacea?

Credo e sento che molti più giovani abbiano bisogno di stimoli nuovi. E' anacronistico un magazine che non ha contenuti nuovi. Quindi il problema come al solito non è la forma, ma la sostanza. Credo che ci sia ancora molta voglia di avere qualcosa da stringere fra le mani, da sfogliare, da sentire l'odore della carta: tutto ciò non è anacronistico ma semplicemente bello. Il magazine, oltretutto, è supportato da un sito che stiamo ancora costruendo nel quale ci sarà una piattaforma dedica al mondo dei video. Quindi una via di mezzo, fra passato e futuro direi che è sempre la via migliore: prendi dal passato per migliorare il futuro.

cosa pensi esprima di nuovo “The Greatest”rispetto ai magazine maschili già esistenti?

“The Greatest” è un grande punto di vista sulla moda. E' totalmente autoprodotto in Italia da talenti che lavorano/vivono a Milano o in Italia. Il fatto che sia completamente prodotto da persone che vanno da un'età dai 24 ai 35 credo sia già un concetto nuovo per l'Italia e al passo coi tempi in Europa e nel mondo. Rispetto ai magazine già esistenti abbiamo un nostro personale punto di vista sulla moda uomo: l'uomo che andiamo a proporre è un uomo giovane ma assolutamente elegante e fresco. Crediamo molto nella bellezza e nell'arte che ciascuno di noi porta dentro di sè. Diamo carta bianca ai talenti, l'unica cosa che chiediamo è di essere loro stessi. Questo credo sia una grandissima novità.

tra circa un mese aprirà i battenti Milano Moda Uomo, cosa ti aspetti di vedere in un momento in cui il mercato è in grande crisi?

La moda uomo è di gran lunga più noiosa rispetto alla moda donna e credo che tutti quanti noi lo possiamo affermare. Basta mettere a paragone un guardaroba donna con quello da uomo per capire la differenza. Io spero che i designer, soprattutto quelli che hanno la loro forza nella sartorialità maschile, riescano a studiare o addirittura inventare perchè no, nuove proporzioni o nuovi tagli per gli abiti. Spero di vedere una ricerca davvero interessante sui tessuti e sulle stampe. Quelli da cui mi aspetto qualcosa di davvero interessante sono Umit Benan e Jil Sander.

 

Andrea Vigneri