SONIA GRISPO, GEEK FASHION GIRL

Il destino di Sonia Grispo è stato segnato alla nascita, quando i genitori le scelsero Tiffany come secondo nome. Nel 2007 Sonia ha aperto il suo blog "Trend and the city", da lì è stato un continuo realizzarsi di nuovi progetti: la rivista "Spray Magazine" e il blog "Beauty and the city" che cura insieme alla sorella, due libri della collana "The little pink book" dedicati a borse e scarpe (passioni irrinunciabili delle donne) collaborazioni con prestigiosi marchi per eventi ed iniziative speciali. Appassionata di fotografia, con la valigia sempre pronta per spostarsi da Catania per lavoro, social network addicted (non a caso scrive del mondo digital su Grazia.it) , è la portavoce ideale delle geek girl che da un paio di anni hanno fatto irruzione nel mondo della moda con successo e competenza.
In molti si chiedono come un blog che spesso viene aperto per coltivare un proprio hobby diventi un vero lavoro, qual è stato il tuo percorso?
Ho deciso di iniziare a bloggare di moda dopo una lunga esperienza fra i blog personali, quelli in cui ci si raccontava, ben lontani dalle dinamiche di oggi. L'ho fatto perchè ho sempre amato scrivere, mia sorella in quegli anni aveva iniziato a scrivere on-line e mi ha ispirata, l'idea di avere uno spazio personale in cui fare informazione a modo mio mi allettava. Ho iniziato così, coinvolgendo addirittura alcune amiche, che poi pian piano si sono dedicate ai propri percorsi mentre io ho trovato il mio, così per caso.
Insieme a tua sorella realizzi il free press "Spray Magazine", in cosa i blogger si differenziano dai giornalisti? In che modo si incontrano invece?
"Spray Magazine" è nato proprio con l'intenzione di unire blog e mezzi di comunicazione tradizionali, con noi lavorano blogger e giornalisti accomunati dalla consapevolezza che la comunicazione ha preso una nuova strada e passa inevitabilmente dal web. In linea generale il blogger si differenzia dal gionalista tradizionale, inteso come collaboratore di testate "vecchio stile", per l'immediatezza della comunicazione, per l'indipendenza del proprio pensiero e per la possibilità di scrivere sempre in prima persona. Nello specifico diciamo che molto spesso alcuni di questi fattori vengono a mancare anche nel lavoro del blogger, mi riferisco soprattutto all'obiettività che, quando si inizia a collaborare con i brand, noto spesso che viene intaccata, il blog si spersonalizza e perde d'identità, una cosa da cui rifuggo sempre. Io e Valentina abbiamo voluto creare un prodotto che si sviluppasse fra web e carta stampata, cercando di mettere sempre in risalto le potenzialità di chi popola internet e il risultato è sempre entusiasmante.
Il contatto diretto con i lettori ti permette di cogliere se e come sono cambiati i loro acquisti in questo periodo di crisi, pensi che alla fine questa fase premierà la qualità dei prodotti piuttosto che la quantità?
Ahimè non credo affatto, noto anzi sempre più spesso che il classico "19,90 €" delle catene low cost solletica rovinosamente la voglia di shopping, con il risultato che nella convizione di risparmiare si finsice con lo spendere il doppio, riempendo l'armadio di capi usa e getta. Se ad ogni cambio di stagione ci fermassimo ad osservare la quantità di nuovi abiti acquistati e a valutare il loro stato a stagione conclusa, impareremmo che il low cost ha un prezzo, ed è quello che ci porta a rinunciare alla qualità.
Tu sei una grande social network addicted, qual è quello che preferisci? pensi che queste nuove piattaforme servano più ai giovani designer per farsi conoscere o ai grandi brand per consolidare la loro immagine presso i consumatori?
Facebook è assolutamente quello che utilizzo di più, credo che per i grandi brand rappresenti un pezzo imprescindibile dell'identità aziendale, mentre per i giovani designer sia un eccellente trampolino di lancio ed una sorprendete vetrina. Il punto di forza dei giovani artisti? il fatto che gestiscono in prima persona i propri profili e fan page, quindi hanno un rapporto più diretto con gli utenti.
Come svolgi la ricerca dei nuovi talenti di cui parlare nel tuo blog? Cosa ti colpisce di loro?
Navigo molto sui social network, Instagram insieme a Twitter è fra quelli che mi consentono più spesso di scovare marchi poco noti o giovani artisti. In genere mi colpiscono le foto e la cura dei dettagli, se un giovane designer realizza un buon look book e sceglie una grafica accattivante per il suo blog/sito ha già capito come funziona questo settore e se la collezione che propone è di qualità, lo supporto nel mio piccolo con piacere.
Andrea Vigneri