Le perle di Armani e l’oro di Cavalli MILANO MODA DONNA 26 Settembre 2011 • Camera Nazionale della Moda Italiana

Le perle di Armani e l’oro di Cavalli MILANO MODA DONNA 26 Settembre 2011

Le perle di Armani e l’oro di Cavalli MILANO MODA DONNA 26 Settembre 2011

La sesta giornata di MILANO MODA DONNA è stata scandita dai grandi nomi del lusso Made in Italy: Dsquared, Armani, Cavalli e Ferrè. 

Mattinée da Dsquared. I gemelli Caten sono riusciti ricreare, alle nove del mattino, le atmosfere e le sonorità di un concerto rock. La scenografia del palco rotante mostra le due facce di un evento musicale: le sensazioni del pubblico e quelle di chi vive la performance. Accostamenti trasversali nella collezione: dalle maxi gonne hippy ai cappelli da cowboy, dalle stampe stelle e strisce alle frange stile indiano d'America. Un mix and match che rispecchia la sottocultura "clubbing" del pubblico giovane a cui è rivolto il marchio.

Dolce, tenace e sensuale come una perla la donna di Giorgio Armani Spring Summer 2012. Una signora bon ton, elegante, pronta alle feste suggerite dai numerosi abiti da sera sfilati in passerella. Nuance perlacee, toni di blu e grigi. E poi rasi cangianti, laminati e chiffon, velatamente trasparenti, uniti, sovrapposti con grande sofisticatezza. Un trionfo di silhouette semplici e lineari con sovrapposizioni di lunghezze e ampiezze.

Ricca di lavorazioni la collezione di Roberto Cavalli. Il nero e l'oro sono la base imprescindibile su cui si sviluppano le fioriture, i motivi settecenteschi e l'animalier delle stampe. Richiamo agli anni '20 per le linee. Tuxedo da smoking di taglio essenziale e maschile, in bianco o nero, abbinato a maxi abiti impalpabili e velati o ad abitini corti, con applicazione di listelli in pelle su chiffon. Pelle e rettile, con intarsi di tulle ricamato di paillettes, per le lavorazioni dei capi-spalla.

Ritorno alle origini e alle strutture architettoniche da Gianfranco Ferrè. La collezione è disegnata, per la prima volta, da Stefano Citron e Federico Piaggi. Sulle note di " Often Bird" di Wim Martens, si apre il defilé con dei pepli contemporanei presentati in bianco assoluto. I tagli di cadì double si uniscono alla nappa, creando volumi piatti e motivi inediti. Gli spacchi sono profondi e scoprono sensualmente la pelle del corpo. La sera si illumina di ricami di rafia, piume laccate e cristalli, cuciti su basi di tulle che ingabbiano il corpo e svelano al tempo stesso sinuose trasparenze. Scroscio di applausi già a metà dello show.

Nelle sale di Palazzo Clerici, il giradischi suona in loop "Cameo lover", a sottolineare l'atmosfera sixties di Normaluisa. Abitini camicia sotto al ginocchio, sopra a lunghe sotto-gonne plissé in chiffon, che allungano la silhouette. Accenni tribali e volumi severi. Mazzetti di lillà per le stampe tappezzeria, ispirate all'artista danese Nina Saunders. Doppie micro-cinture rafforzano il punto vita. Una donna immersa in un'infinita vacanza che parte da Positano, dove si veste di colori sorbetto e arriva fino in Africa per indossare capi in canapa con tocchi fluo.

Iacopo Crudeli