Dolce&Gabbana: italian beauty. MILANO MODA DONNA 25 SETTEMBRE 2011

Sfilano anche Marni, Massimo Rebecchi, Missoni, Byblos, Ferragamo e Aquilano.Rimondi
Domenica mattina la quinta giornata di fashion week milanese sveglia i "filosofi della Moda", soltanto i più attenti, che si sono recati a visionare la pragmatica donna Marni. Consuelo Castiglioni, ideatrice e creatrice, sostiene di disegnare soltanto cose che le piacerebbe indossare e per questo la sua donna tiene fede a se stessa e non sorprende la visione surreale, ma estremamente consapevole, che la collezione comunica. Abitini tre quarti o a metà gamba, sottovesti velate e accostate al corpo si rivelano sorpassando la lunghezza delle gonne, spesso svasate o addirittura ampie. Le costruzioni sono solide e corpose, e l'incontro dei colori piatto e definito. "Margheritine e margheritone, geometrici e optical le stampe presentate. Acuta e di alto profilo intellettuale.
Uno show grandioso di luminarie da festa di paese al Metropol di Domenico Dolce e Stefano Gabbana. Orde di aspiranti partecipanti e capannelli di curiosi, cascate di flash per una contemporanea dolce vita. Fotografi impazziti all'apparire di una creatura d'altri tempi: Scarlett Johansson, una diva vera. Le consuete note della Cavalleria Rusticana introducono un "Mambo Italiano" che riporta alla sfacciataggine della Sophia Loren del film "Pane amore e...". In questo quadro di totale neorealismo italianito ecco la collezione con stampe di pomodori, peperoncini, melanzane e zucchine. Orecchini di pasta e gioielli. Mix and match di organze, macramè, crochet, pizzo, stampe su tubini classici, shorts e giacche, abiti tagliati in vita e arricciati; colori: un trionfo di heritage Dolce&Gabbana, con finale tempestato di pietre multicolor e finiture oro su corsetti, pezzi unici, che brillano come fuochi d'artificio di un paesino del sud Italia.
Voglia di Spagna da Missoni. Vere e proprie "tanguere" vestite di maglieria. Le fantasie classiche della maison sono declinate su gonne e top a balze increspate. Nuovi i motivi tribali. Incalzante, la jungle-house music che ha scandito il ritmo dello show. Da citare, i sandali con tacco cilindrico in simil-vetro e gli occhiali da gatta.
Donna con la D maiuscola quella di Salvatore Ferragamo. Abiti aderenti al corpo, lunghezze al ginocchio, drappeggi e increspature di tessuto. Forti e svariate le stampe maxiflower, presentate nelle cromie accese della natura. Coraggiosa e ben riuscita l'unione del color ciclamino con il rosso scarlatto.
Scenografia da palestra per le cheerleader quasi teenager di Versus, disegnata da Christopher Kane, con gonnelline sfrangiate come nei migliori telefilm americani, ma smorzate da colori tenui pastellati, con rifiniture nero solido. Il jersey delle tenute da bakset diventa un abitino silhouette. Le ispirazioni sportive sublimate in un glamour spigoloso riportano ai fasti che furono e lasciano immaginare un brillante futuro per Mr Kane nel tempo della medusa.
Quasi spaziale la donna Byblos. Materiali tecnici, resinati, uniti tra loro da motivi patchwork- geometrici. I capi sembrano armature, ma visibilmente leggeri. Tocchi di trasparenze sui poncho monovelo. Le nuance che si incontrano sono il nocciola, il becco d'oca e il nero. Pezzo forte le shopping bag semi-rigide a forma di stella.
Damaschi e stampati nelle note tenui del grigio perla, sapientemente mixato al verde menta, all'albicocca, al sabbia e al lilla da Aquilano.Rimondi. Gli abiti di ispirazione couture, sono aderenti al corpo sulla parte posteriore e a palloncino sul davanti, evidente segnale, da parte dei due stilisti, di una ricerca nel design mai sopita.
Da Roberto Musso, i materiali cangianti e le forme morbide conferiscono alla collezione un twist di fluidità. Il colore bianco è unito ai rossi, agli azzurri e ai sabbia sia con fusioni di stampe atratte, sia con incontri netti. Le lunghezze sono al ginocchio o midi e le trasparenze del tutto assenti.
Nelle sale di Palazzo Clerici, Massimo Rebecchi, al consueto defilè donna, aggiunge anche una flash collection uomo. I colori pastello e i grigi prevalgono.I capi basic si rifanno alle tendenze in corso: linearità, medie lunghezze , geometrie, stampe e righe.
Iacopo Crudeli