Intervista ad Alessandro Dell'Acqua / N°21. Illustrazione di Anna Higgie • Camera Nazionale della Moda Italiana

Intervista ad Alessandro Dell'Acqua / N°21. Illustrazione di Anna Higgie

Intervista ad Alessandro Dell'Acqua / N°21. Illustrazione di Anna Higgie

Un successo planetario quello di N°21, seguito dal lancio della linea maschile lo scorso gennaio e dalla prima sfilata parigina alla direzione creativa di Rochas. Alessandro Dell'Acqua vive una stagione straordinaria, che lo consacra come un interprete sensibile e maturo della moda di oggi.

Con N°21 dichiara di vestire le donne reali, e loro mostrano di apprezzare. Come riesce a conquistarle?

Ho deciso di creare una moda reale, portabile, senza renderla banale o scontata. Particolare attenzione viene data alle proporzioni, un aspetto molto caro all’universo femminile. Il guardaroba di N°21 ha conquistato le donne reali perché propone capi dalle linee pulite ed essenziali combinate a materiali ricercati, mixati tra loro in maniera inaspettata, quasi "sbagliata". Sono alla ricerca "dell'errore perfetto".

La sua direzione creativa da Rochas aggiunge un altro nome italiano alla lista di designer che operano su Parigi. Tanta richiesta dimostra che siamo ancora i più bravi? 

Questo dimostra che il Made in Italy e il talento italiano continuano a essere eccellenze di cui ancora possiamo farci portavoce. Essere stato chiamato alla direzione artistica di un marchio così prestigioso come Rochas mi ha riempito di orgoglio.

L'avvento dei social media e dell'editoria web ha scosso la carta stampata. Passa da lì l'opportunità di svecchiare il sistema dell'informazione?

I social media hanno reso l'informazione immediata, le notizie sono fruibili in qualsiasi momento ed in tempo reale. Ammetto di essere molto affascinato da questo fenomeno che sempre più avanza, ma allo stesso tempo non rinuncio alla sensazione che si prova sfogliando le pagine di un quotidiano o di una rivista di moda.

Il capo ideale che avrebbe voluto inventare.

La sottoveste. Un capo che esprime al meglio il mio concetto di femminilità: non "urlata", nascosta, ancora da scoprire.

Cosa vorrebbe vedere nel futuro della moda, e della moda italiana?

Vorrei che la moda italiana e i suoi protagonisti tornassero a dettare le tendenze di stile in tutto il mondo; vorrei una settimana della moda a Milano più forte e incisiva; vorrei vedere i giovani talenti riuscire a farsi strada e imporre le proprie idee sul mercato.