Fendi e il cinema • Camera Nazionale della Moda Italiana

Fendi e il cinema

Fendi e il cinema

Il cinema ha sempre rappresentato un aspetto importante della nostra vita familiare come di quella del marchioRicordo, da piccola, le proiezioni erano veri eventi: occasioni nelle quali il cinema entrava in casa nostra con tanto di fondale bianco e religioso silenzio”. Così Silvia Venturini racconta quell’antico legame tra la sua famiglia e il grande schermo: alle sorelle Fendi si sono rivolti alcuni tra i più grandi costumisti e registi degli ultimi cinquant’anni, da Piero Tosi a Bertolucci, a Wes Anderson, Scorsese, e Tornatore. Allestita al Cinema Manzoni con la guida impeccabile di Patrick Kinmonth e Antonio Monfreda , la mostra “Making Dreams - Fendi e il cinema”, è un percorso multisensoriale in cui si alternano costumi e abiti di scena – come quelli di Silvana Mangano indossati in Gruppo di famiglia in un interno di Luchino Visconti - a fotografie e proiezioni di documentari inediti, film storici e recenti. Tra linee sinuose, affreschi e sculture di questo affascinante esempio milanese di architettura dell’entertainment che ospita l’esposizione aperta al pubblico fino al 6 ottobre, protagoniste assolute sono le pellicce, fiore all’occhiello del brand. Le abbiamo viste negli anni in straordinarie pellicole, indossate da donne bellissime come le Bond Girls di Die another day, Isabelle Huppert ne La vera storia della dama delle Camelie, Madonna in Evita, Gwyneth Paltrow in The Royal Tenenbaums e Tilda Swinton in Io Sono l’Amore.

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