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CNMI - Podcast

SINOSSI GENERALE DELLA SERIE

Sailor. Anatomia del corpo attraverso la moda.

Perché parlare di moda non vuol dire parlare solo di vestiti. Sailor è cucito con le voci di chi la moda la immagina e la progetta. Siamo entrate nell’intimità delle case e degli studi delle direttrici e dei direttori creativi, e i loro racconti ci hanno rivelato anche molto di noi e del nostro stare nel tempo.

Episodes

Alberta Ferretti è la protagonista di questo episodio di Sailor.
Alberta Ferretti la designer sempre accanto alle donne. Alle donne di cui ha saputo interpretare forza e fragilità, tenerezza e pragmatismo. Le braccia sono la parte del corpo che in questa nostra mappa anatomica, gli abbiamo attribuito.


Renzo Rosso è il protagonista di questo episodio di Sailor.
Personalità funambolica quella di Renzo Rosso. Apripista capace di trasformare i jeans in una rivoluzione senza ritorno e di venderli poi agli americani. Il sedere la parte del corpo che in questa nostra mappa anatomica, gli abbiamo attribuito.


Marco De Vincenzo è il protagonista di questo episodio di Sailor. Marco De Vincenzo con le sue collezioni esprime al meglio quella complessità creativa che innerva il lavoro dei direttori creativi di ultima generazione. Il sistema sanguigno è la parte del corpo che in questa nostra mappa anatomica, gli abbiamo attribuito.


Nick Cerioni è il protagonista di questo episodio di Sailor.
Cerioni è la mutazione performativa dello stylist, di quella figura che tanto ha contribuito a definire gli immaginari della moda contemporanea. E un image maker che assembla i pezzi creati da altri. In questa nostra mappa anatomica assume il ruolo di dottor Frankenstein.


Francesco Risso è il protagonista di questo episodio di Sailor. Il direttore creativo di Marni costruisce oggetti, capi emozionali che prendono forma e consistenza dall’incontro con ciascuno di noi. Le mani sono la parte del corpo che in questa nostra mappa anatomica, gli abbiamo attribuito.


Pierpaolo Piccioli è il protagonista di questo episodio di Sailor. Il Direttore Creativo di Valentino è riuscito, usando il carisma di un brand che è l’essenza dell’Alta moda italiana a contraddire ogni stereotipo e ogni canone di bellezza. Gli occhi sono la parte del corpo che in questa nostra mappa anatomica, gli abbiamo attribuito.


Alessandro Michele è il protagonista di questo episodio di Sailor. Lui è riuscito a farci guardare con occhi diversi i corpi. Ha plasmato i nostri desideri. Ha cambiato definitivamente la nostra idea di bellezza. Il cuore, è la parte del corpo che in questa nostra mappa anatomica, gli abbiamo attribuito. 


Maria Grazia Chiuri è la protagonista di questo episodio di Sailor. La prima donna nominata Direttrice Artistica delle linee Dior donna. Dovremmo essere tutti femministi è da subito il suo manifesto. Il seno è la parte del corpo che, in questa nostra mappa anatomica, le abbiamo attribuito.


Sailor. Anatomia del corpo attraverso la moda. Perché parlare di moda non vuol dire parlare solo di vestiti. Sailor è cucito con le voci di chi la moda la immagina e la progetta. Siamo entrate nell’intimità delle case e degli studi delle direttrici e dei direttori creativi, e i loro racconti ci hanno rivelato anche molto di noi e del nostro stare nel tempo.


Sailor attraversa il tempo e le geografie per raccontare il senso profondo contenuto in un gesto quotidiano delle nostre vite: il vestirsi. Perché cambiare il mondo vuol dire anche cambiarsi d’abito.

Risalire la corrente del desiderio porta spesso in territori imprevisti: si chiama Sailor il ragazzo che, in Cuore Selvaggio di David Lynch, prende a pugni un mondo bislacco e crudele credendo solo nel suo amore per Lula e nella sua giacca di pelle di serpente, per lui “simbolo della mia individualità e la mia fede nella libertà personale”. Ma Sailor è anche Sailor Moon: una ragazzina goffa che, grazie al potere del cristallo di Luna, si trasforma nella guerriera dell'amore e della giustizia.

E poi ci sono i marinai dalla t-shirt a righe, quella codificata da Coco Chanel che diventa stile nella libertà di indossare ciò che ci piace, e che Jean Paul Gaultier trasforma in emblema di una mascolinità ambigua ispirandosi a Querelle de Brest.