“IL CALZOLAIO PRODIGIOSO” IN MOSTRA AL MUSEO SALVATORE FERRAGAMO

13/03/2013

Da quella di cristallo di Cenerentola a quelle rosse di Dorothy, sono tante le favole i cui protagonisti hanno delle speciali scarpe. E in ogni favola che si rispetti, così come vuole l’archetipo stesso del genere, c’è un aiutante che viene in soccorso delle protagoniste, spesso per farle sentire e apparire più belle, sicure di se’, seducenti. Qualche volta qualcosa del genere è accaduto anche nella realtà, lo insegna la storia di Salvatore Ferragamo, le cui calzature sono state accessori davvero magici per donne e dive del passato che nell’immaginario collettivo hanno sostituito le principesse delle favole, mentre la villa sulle colline di Hollywood è il nuovo castello incantato e il principe azzurro è uno sportivo multimilionario come Joe DiMaggio. E proprio mentre si sta per concludere la mostra del Museo Salvatore Ferragamo dedicata a Marilyn Monroe, che del giocatore di baseball fu moglie, giunge la notizia del prossimo appuntamento nelle sale di Palazzo Spini Feroni a Firenze: “ Il calzolaio prodigioso – fiabe e leggende di scarpe e calzolai”.

La mostra, dal 31 marzo 2013 al 19 aprile 2014, prende il nome dall’opera di Federico Garcìa Lorca, il cui manoscritto originale sarà esposto per la prima volta in Italia. Da una parte ci sarà dunque il racconto della storia di Salvatore Ferragamo che della favola ha tutti gli elementi: undicesimo di 14 figli, a nove anni abbandona la scuola e crea durante una notte il suo primo paio di scarpe, da lì inizia la sua avventura alla conquista del mondo che lo conoscerà come “il calzolaio dei sogni”. Ma la mostra racconterà anche le calzature nell’immaginario letterario, attraverso le storie e i personaggi che ne hanno fatto un accessorio indispensabile e a volte fondamentale nello svolgimento delle storie.

I curatori della mostra, Stefania Ricci, Sergio Risaliti e Luca Scarlini, hanno raccolto il contributo di artisti prestigiosi: gli esperti di narrativa per ragazzi Antonio Faeti e Michele Rak, lo studioso di cinema Alessandro Bernardi, delle favole scritte per l’occasione da Hamid Ziarati, Michele Mari ed Elisa Biagini, una partitura musicale speciale composta da Luis Bacalov, i fotografi Simona Ghizzoni e Lorenzo Cicconi, le sculture di Mimmo Paladino che sono protagoniste di una delle sezioni e infine due cortometraggi realizzai da Francesco Fei, Mauro Borrelli e Rick Heinrichs.

Andrea Vigneri